Miti e Leggende

Portuno

Portuno (in latino Portunus) è il dio romano, considerato il protettore delle porte e dei porti. Questo dio veniva celebrato a Roma, ed era uno dei dodici flamini, il flamine portuale. Seguendo l’etimologia, il nome Portuno deriverebbe dal latino ‘porta’ e a sua volta dalla radice indoeuropea ‘protu’. Veniva festeggiato il 17 agosto e la sua festa era chiamata Portunalia. Il suo tempio si trovava presso il Ponte Emilio. L’indicazione si trova anche in alcuni antichi calendari romani. 

Ci sono diverse ricostruzioni circa cosa avvenisse durante la tradizione e la festa di Portuno: secondo Keil, si gettavano delle chiavi nel fuoco, invece secondo Angelo Mai si compiva una sorta di sacrificio di espiazione. I moderni studi su questo dio romano hanno individuato che nell’iconografia classica veniva rappresentato con le chiavi in mano. Non a caso, e per il fatto che fosse dio delle porte, alcuni studiosi hanno azzardato una sorta di corrispondenza fra Giano e Portuno. Secondo altri studiosi, Portuno era il protettore delle entrate, e solo secondariamente dio delle porte. Non solo: era anche dio della navigazione, posta la correlazione fra il porto fluviale e la porta come entrata. Inizialmente, secondo la tesi di alcuni studiosi, egli sarebbe stato il dio dei guadi, e come tale sarebbe derivato dallera latina, quando gli abitanti del luogo vivevano su palafitte. 

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