Miti e Leggende

Sisifo

Sisifo, dal greco Σίσυφος, è un personaggio del mito greco. Fu figlio di Enarete e di Eolo. Viene considerato il primo re di Corinto, nonché fondatore della città. Il suo nome serverebbe dal greco, ‘uomo saggio’, ma l’etimologia è incerta, nonostante questa interpretazione sia ritenuta la più attendibile. Sisifo aveva come fratelli Creteo, Macareto, Canace, Salmoneo, Deioneo; egli apparteneva alla stirpe di Deucalione. 

Si sposò con Merope, ed ebbe due figli di nome Almo e Glauco. Sisifo, pur essendo un mortale, era particolarmente furbo e senza molti scrupoli; la sua astuzia rimase un tratto caratteristico della sua persona. Secondo alcuni fu molto saggio, altri invece ritengono che fu un personaggio troppo senza scrupoli, quasi un brigante. Per la sua scaltrezza ed anche per la sua sfrontatezza nei confronti degli dei, egli fu condannato da Zeus ad una pena eterna. Infatti Sisifo aveva raccontato al padre di una ragazza rapita da Zeus, Egina, che era stato proprio il re degli dei a rapirla.

Zeus quindi decide di uccidere Asopo, padre della ragazza, colpendolo in pieno con un fulmine e trasformandolo in un fiume; e poi di inviare a Sisifo sulla terra Thanatos, la morte. Ma Sisifo, furbo come sempre, riesce ad incatenarla per tempo. Così Zeus infine riserva a Sisifo una terribile punizione: sarà costretto a portare sul monte dell’Oltretomba un enorme macigno solamente con la forza delle sue braccia. Una volta giunto in cima, il sasso rotolerà giù, ed egli per l’eternità sarà costretto a rifare lo stesso percorso con le stesse fatiche. Camus ha scritto un libro sul significato filosofico di questo mito, intitolato proprio ‘Il mito di Sisifo’. Oggi come oggi quando si parla delle ‘fatiche di Sisifo’ si fa riferimento ad una fatica che non ha alcun senso, perché è sempre da rifare da capo senza ottenere nulla. 

Lascia un commento

privacy policy