Miti e Leggende

Atamante

Il mito di Atamante: il re beota

Atamante è un personaggio ricorrente nella mitologia greca. Si tratta del figlio di Eolo e di Enareta. Secondo la mitologia, Atamante (in greco antico θάμας) fu un re beota. La leggenda ellenica narra che l’uomo dovette sposare la dea delle nubi, Nefele, perché obbligato da Era. Nefele era figlia di Zeus: dalla loro unione nacquero Elle, una figlia, e Frisso e Leucone, i figli. Nefele però non amava Atamante, e così lui, per dispetto, si innamorò ed iniziò una relazione con la figlia di Armonia, Ino. Con lei ebbe due figli: Learco e Melicerte, 

Ino però odiava profondamente i figli che il suo amante aveva avuto con Nefele, e così cercò di farli uccidere. Per farlo, escogitò un piano diabolico: sterilizzò le sementi con il fuoco, in modo da causare una disastrosa carestia, e quindi chiede ad Atamante di sacrificare i suoi figli agli dei per placarne le ire e fermare così la carestia. Nefele però si accorse di quello che era accaduto, e chiese aiuto direttamente ad Era. Per salvare i suoi figli, Era ordinò ad Ermes di soccorrere Nefele. Così Ermes raggiunse Nefele con un ariete dal vello d’oro ed alato, per portarli via. Ma durante il volo Elle cadde in quel tratto di mare che oggi, in suo ricordo, si chiama Ellesponto. Secondo invece un’altra versione del mito, Atamante si indignò a tal punto con Ino che decise di uccidere i suoi figli. 

La figura di Atamante compare anche nel Canto XXX dell’Inferno di Dante, con queste parole:

“Nel tempo che Iunone era corrucciata
per Semelè contra ‘l sangue tebano,
come mostrò una e altra fiata,
Atamante divenne tanto insano,
che veggendo la moglie con due figli
andar carcata da ciascuna mano,
gridò: “Tendiam le reti, sì ch’io pigli
la leonessa e ‘ leoncini al varco”. 

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