Miti e Leggende

Hypnos / Ipno

Hypnos: il Dio del Sonno

Ὕπνος in greco antico, Ipno nella mitologia greca era il dio del sonno. Era figlio di Erebo,l’Oscurità, e di Nyx, la Notte, e fratello gemello di Tanato, dio della morte, oltre che di Etere, il giorno, Nemesi ed Eris. Ipno aveva la capacità di poter far sprofondare nel sonno dei e uomini. Secondo alcuni, Ipno era marito di Pasitea, una delle Cariti, che gli era stata data in moglie da Era. Figli di Ipno, avuti dalla Notte, furono moltissimi, tra cui Morfeo, Momo, Icelo o Fobetore, e Fantaso. Ipno viene solitamente raffigurato come un giovane, nudo, con delle ali sulla testa o sulla schiena, con una verga e un papavero, od un corno, che facevano addormentare. Inoltre, secondo alcuni viveva in una oscura grotta presso il fiume Oblio. Ipno era divinità personificatrice del sonno (nel culto romano era chiamato Sonno). Ipno era rappresentato e venerato come un dio benefico e buono, infatti il suo sonno faceva riposare gli uomini dalle fatiche e sofferenze della vita.

Di Ipno parla Omero: nell’Iliade, libro XIV, viene detto che dimora a Lemno, e nello stesso libro la dea Era prega Ipno di far addormentare Zeus, affinchè Poseidone possa aiutare i Greci indisturbato. Virgilio nell’Eneide afferma che Ipno dimorava nel vestibolo degli Inferi; inoltre nell’Eneide, libro V, Ipno fa assopire il timoniere Palinuro bagnandolo con un ramo imbevuto di acqua del fiume Lete. Inoltre, nell’Eneide vengono menzionate le Porte del Sonno, all’uscita dell’Ade nel VI libro. Oltre ad Omero e Virgilio, parlano di Ipno anche Ovidio, secondo il quale viveva in un lontano territorio presso i Cimmeri, Igino, Esiodo e Pausania. Secondo un altro mito, Ipno era stato costretto da Era a far addormentare Zeus, cosicchè la dea potesse uccidere Eracle, facendolo naufragare. Zeus, quando si svegliò, infuriato gettò Ipno nell’oceano, ma il dio fu salvato dalla madre, la Notte. Inoltre, un’altra leggenda vuole che Ipno, innamorato di Endimione, gli avesse donato la facoltà di dormire con gli occhi aperti.

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