Miti e Leggende

Inanna

Inanna: la dea della fertilità e dell’abbondanza

Detta anche Inana, Inanna era una dea sumera. Era divinità della fertilità, della fecondità e dell’amore sessuale, nonché della bellezza. Fu inseguito assimilata con Istar, o Estar, dea accadica, babilonese ed assira dell’amore e della guerra, che compare anche nell’Epopea di Gilgamesh. Sono state trovata tavolette di argilla contenente il nome di Inanna risalenti a quasi 3400 anni fa, con il nome della dea in forma di pittogramma. Il suo nome è anche riportato nella Lista degli dei di Fara, insieme al nome di Enlin ed Enki. Tuttavia, in origine non era una divinitàimportante come divenne in seguito. Secondo i Sumeri di Uruk, Inanna era figlia di An, dio del Cielo. Secondo la città di Isin ella era invece sorella gemella di Utu, dio del Sole, entrambi figli del dio lunare Nanna.

Secondo il mito, Inanna era molto innamorata del suo promesso sposo, Dumuzi. Inoltre la dea donò agli abitanti di Uruk delle particolari forze ed energie benefiche, chiamate Me, che Inanna sottrasse al dio Enki dopo averlo sedotto e fatto ubriacare. Uruk era appunto la città di cui Inanna era protettrice. Dopo la morte di Dumuzi, Ia dea divenne una seduttrice di uomini e dei: nell’Epopea di Gilgamesh l’eroe protagonista tuttavia rifiuta le avance sessuali della dea, dal momento che chiunque avesse giaciuto con lei non era sopravvissuto il giorno dopo.

Un altro importante dato giuntoci su Inanna è un lungo e complesso testo in forma di poema, intitolato “La discesa di Inanna”, rinvenuto nel sud della Mesopotamia, a Nippur. La leggenda narra di come Inanna scese negli Inferi, non si sa per quale motivo, prendendo con sé sette Me, assieme all’ancella. Il custode degli Inferi Neti, al bussare di Inanna, le chiese cosa volesse. La dea spiega che vuole incontrare la dea dell’aldilà, sua sorella Ereshkigal, e farle le condoglianze per la morte di suo marito Gugalanna, ucciso dall’eroe Gilgamesh. Tuttavia, nel viaggio nell’Ade perde i sette Me e, giunta presso gli Anunnaki, giudici infernali, viene condannata a morte. Enki viene in soccorso di Inanna, creando due creature, Kurgarra e Galatur, che salvano Inanna dagli Inferi. Tuttavia Inanna scopre il marito Dumuzi, seduto sul suo trono, per nulla afflitto della sua scomparsa. Irata, la dea lo porta con la forza negli Inferi. Infine però Inanna, per pietà verso la sorella di Dumuzi in lacrime, decide di salvare lo sposo, ma ormai è troppo tardi e Dumuzi deve restare nell’oltretomba.

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