Figura della mitologia greca, personificazione della memoria, Μνημοσύνη o Memosine fu figlia di Gea, la terra ed Urano il cielo. Ha quindi numerosi fratelli, i Titani, e sorelle. La leggenda narra che Mnemosine era una bellissima fanciulla e che Zeus se ne innamorò. Non a caso i suoi epiteti la descrivono come una donna molto bella ed amabile. Per avvicinarsi a lei, egli si trasformò in un pastore. I due giacquero per nove notti sulla Pieria, e dopo un anno la donna partorì le nove muse, le sue nove figlie.
Secondo lo scrittore Pausania, le figlie di Mnemosine erano invece tre: Aoide, Mneme, Melete. Mnemosine fu la prima, secondo il mito, a scoprire il potere della memoria, e per questo fu lei a dare nomi alle cose. Ella aveva anche il potere di far ricordare tutto a coloro che avessero dimenticato il loro passato. In Boezia, in ricordo della dea, si trovavano due fontane: Lete, (la dimenticanza) che faceva scordare il passato, e Mnemosine, per ricordare quello che nell’aldilà si sarebbe visto. Non ci sono oggi come oggi molte tracce per ricordare la dea; si trova una statua al museo vaticano che rappresenta la dea, avvolta nel peplo, pensierosa.