Miti e Leggende

Muse

Le Muse (in greco antico Μοσαι) sono divinità dell’antica religione greca. Il mito le tratteggia come figlie di Mnemosine e di Zeus, ed hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella teologia greca. Ad esse sole inizialmente, assieme a Zeus, veniva riservato l’appellativo ‘Olimpiche’. Le Muse devono il loro nome probabilmente ad un termine greco che significa ‘ninfe dei monti’. Secondo altri studiosi il loro nome deriva dalla radice Mnen, eolico, che significa ‘coloro che creano con fantasia’. 

Dee delle arti, del gioco, della danza e della poesia, le Muse sono la personificazione di tutte le più importanti arti dell’uomo. Non a caso nella raffigurazione pittorica, appaiono quasi sempre come bellissime giovani e sempre con in mano uno strumento musicale. L’epoca ellenistica ha puntualizzato poi gli strumenti ed i compiti di ciascuna musa, dividendole fra di loro. Per quanto concerne l’origine delle Muse, secondo la leggenda di Pausania, Zeus le generò giacendo con Mnemosine per nove notti consecutive. 

Cicerone sosteneva che esistessero quattro muse, secondo Pausania nove (numero che poi finì per prevalere nella tradizione letteraria), secondo altri solo tre.
Il protettore delle Muse era Apollo; le divinità venivano spesso invitate alle feste degli dei per allietarli con canti e danze. Le Muse compaiono in moltissimi miti della tradizione greca. 

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