Miti e Leggende

Polifemo

Polifemo (dal greco antico Polýphemos, che significa ‘loquace, che parla molto’) è il nome di un personaggio del mito greco. Polifemo era un ciclope, creatura mostruosa e gigantesca dotata solamente di un occhio. Era figlio di Toosa, ninfa marina, e di Poseidone. La figura di Polifemo compare in vari miti, ma soprattutto nell’Odiessa. Infatti Omero narra che Ulisse, mentre cercava di far ritorno ad Itaca da Troia, sbarcò nella terra dei Ciclopi (che sarebbe l’attuale Sicilia). Ulisse era un uomo estremamente curioso e così decise di visitare la caverna di Polifemo, considerato il più crudele di tuti i ciclopi. Ma tutti i suoi compagni, Ulisse compreso, vennero catturati dal gigante che divorò qualcuno dei suoi uomini. Furono rinchiusi in una grande caverna chiusa con un masso enorme, impossibile da spostare per degli uomini. Così Ulisse, mettendo alla prova il suo ingegno e la sua astuzia, escogitò un piano per fuggire. 

In primis decise di offrire al gigante un vino dolce, ma anche molto forte. Polifemo lo gradì e ne bevve molto, tanto che si addormentò. Prima però chiese il nome ad Ulisse, ed egli, furbescamente, gli rispose di chiamarsi “nessuno”. Dopo che Polifemo si fu addormentato, Ulisse ed i suoi compagni fecero bruciare la punta di un grande tronco di ulivo, e con essa accecarono l’unico occhio del Ciclope. Polifemo si svegliò urlando e chiamando i suoi compagni, ma quando essi gli chiesero chi avesse fatto ciò, egli rispose ‘Nessuno è stato’. I suoi compagni lo crederò ubriaco e lo lasciarono perdere. Il mattino dopo, mentre Polifemo faceva uscire il gregge dalla caverna, Ulisse mise in atto la terza parte del piano: fece aggrappare i suoi uomini sotto il vello della pancia delle pecore, così poterono uscire assieme al gregge dalla caverna. Quindi scapparono verso la nave, e Polifemo, accortosi della fuga, cominciò a scagliare sassi a caso verso il mare. Ulisse qui commise un grande errore: infatti, per deridere il Ciclope, disse il suo vero nome. Così Polifemo pregò suo padre, Poseidone, di non farlo tornare a casa. 

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