Miti e Leggende

Sirene

Le sirene, nel mito greco (Σειρήν, latino sirena) erano delle figure mitologiche nonché religiose. Le leggende sulle sirene però risalgono a ben prima, al tempo degli Assiri e dei Babilonesi, dove si narrava della dea Atargatis, mezza donna e mezza pesce. Il loro nome in greco significa ‘vespa’. L’origine del loro nome, comunque, rimane abbastanza dubbia. La figura della sirena è stata poi ripresa anche molto più tardi; una delle prime comparse di questi personaggi è nell’Odissea, di Omero. Sarebbero figlie di Acheloo o di Forzo. Secondo lo scrittore Libanio, vennero create dal corno di un dio acquatico staccato dal Ercole; dal sangue che ne uscì, nacquero le figlie, le Sirene. Altri miti invece narrano che fossero figlie di Melpomene, una musa, e di Alcheoo. 

Essere sono delle figure che vivono nelle acque fra Scilla e Cariddi, e che con il loro canto stupendo ammaliavano i marinai, li attiravano verso di loro e verso l’isola sulla quale vivevano, per poi ucciderli. Tutta l’isola è disseminata dei cadaveri. Ulisse, avvertito da Circe sulla pericolosità del loro canto, mette dei tappi di cera nelle proprie orecchie ed in quelle dell’equipaggio, e così si salva dalle sirene. Nell’immaginario attuale le sirene sono donne bellissime, ma non era così nella letteratura greca. I pittori dei vasi le rappresentavano come degli esseri maschili con la barba, a volte con le mammelle, a volte con degli artigli sui piedi, il che le renderebbe simili alle Arpie. Secondo la leggenda, suonavano la lira o il doppio flauto per accompagnare il loro ammaliante canto. 

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